La giuria del GRIN, presieduta da Annalisa Monfreda, direttore di Donna Moderna, e composta da Maurizio Zanuso della Galleria Bel Vedere di Milano, Mariuccia Stiffoni Ponchielli, Valeria Moreschi di Fondazione Forma per la Fotografia, Giulio Piscitelli, fotografo vincitore del Premio Ponchielli 2016 e tre membri del GRIN, Elena Canziani, Naima Mancini e Paola Romano, ha assegnato il primo premio a Emanuele Satolli per il lavoro La battaglia di Mosul. Dal 17 ottobre 2016 le truppe irachene e una coalizione guidata dagli Stati Uniti hanno lanciato l’offensiva per espugnare Mosul, roccaforte dello Stato Islamico. Il fotografo ha seguito la battaglia per otto mesi.Nella stessa occasione sono stati segnalati ex aequo due autori, Filippo Romano con Strada 106Michele Borzoni con Workforce.

In viaggio con Lauro Messori 1960/2016 di Mario Cresci è stato riconosciuto come miglior libro fotografico.

Fotografo vincitore

EMANUELE SATOLLI

La battaglia di Mosul

Le motivazioni della giuria. Emanuele Satolli ha usato l’assioma tipico della fotografia di guerra e cioè che bisogna andare molto vicino per raccontare veramente. Robert Capa diceva: “Se la foto non è bella è perché non sei andato abbastanza vicino”. Però Emanuele non si è avvicinato solo col corpo, non ha portato solo la sua macchina fotografica a pochi centimetri da dove si sta scrivendo indiscutibilmente la storia di questi anni. Emanuele è andato vicino con la testa, ci ha messo tutta la sua partecipazione emotiva. Le sue foto colpiscono per la densità di emozione che traspare in ogni scatto. Il valore della sua fotografia è nella capacità di documentare e al tempo stesso provocare una reazione nell’osservatore.

Autore segnalato

FILIPPO ROMANO

Strada 106

L’autore ha percorso numerose volte i 490 km della Statale Jonica, che collega Reggio Calabria a Taranto per ritrarre con affetto e ironia un paesaggio sublime e disperato, sfregiato da mafia e politica.

Autore segnalato

MICHELE BORZONI

Workforce

L’Italia è uno dei paesi dell’Unità Europea più colpiti dalla crisi economica. Borzoni la presenta come un caso-studio che ha anticipato cambiamenti sociali, come la precarietà e l’automazione della produzione.

Miglior libro fotografico

In viaggio con Lauro Messori 1960/2016 di Mario Cresci, Danilo Montanari Editore, 2017.

Visionando l’Archivio Eni a Pomezia nel 2016 Mario Cresci ha scoperto due contenitori con centinaia di provini fotografici realizzati in Iran dal geologo Agip Lauro Messori tra il 1958 e il 1960. Su ogni foglio le indicazioni scritte di suo pugno invadono spesso le immagini attraverso i segni, parole e schemi scientifici di riferimento al paesaggio e alle persone che egli incontrava nei suoi spostamenti sul territorio iraniano. Mario Cresci inizia così il suo “viaggio nel viaggio” e usando uno scanner ha ricomposto liberamente le immagini di Messori seguendo il flusso della sua fascinazione.

I FOTOGRAFI FINALISTI

Fabrizio Annibali Luoghi di aggregazione spontanea

Carlotta Cardana The Red Road project

Ignacio Maria Coccia Mare corto

Valentina De Rosa Villa Monteturli

Alessandro Gandolfi Europa: Standouts & Poors

Stephanie Gengotti Amori nomadi. Circus Love

Sara Magni e Chiara Luxardo Unconventional love

Alberto Maretti La guerra alla droga nelle Filippine

Luca Sola Stimela. La migrazione in Sudafrica

Lorenzo Tugnoli Hebron/Al Khalil

Filippo Venturi Le due Coree: Made in Korea e Korean Dream

Marco Zorzanello Snow Land. Il turismo nell’era dei cambiamenti climatici

Guarda il video dei finalisti selezionati dai photo editor del GRIN e valutati successivamente dalla giuria che ne ha decretato il vincitore.

Premio Ponchielli 2017: i 15 finalisti